Amarcord: la nevicata del 26-27 gennaio 2006
Nei pressi dei giorni della merla di oramai 19 anni fà, fra il 26 e il 27 gennaio 2006 ci fu un evento nevoso particolare e intenso nelle zone interessate della provincia
La dinamica molto particolare portò ad avere accumuli nevosi addirittura prossimi ai 50cm su alcune zone della provincia e a fine fenomeni la nostra città fini per non avere più neve nemmeno ai bordi delle strade.
Pochi giorni prima una discesa di aria fredda da est finì per interessarci. La massa di aria, non particolarmente fredda in quota aveva caratteristiche però di freddo molto presente al suolo in arrivo da nordest europeo e dalla Russia. Questo provocò un repentino abbassamento termico con minime quasi a due cifre nelle zone padane nei giorni precedenti al maltempo.
Il giorno 26 una perturbazione in risalita da sudovest iniziò ad entrare sul nord Italia e a portare le prime precipitazioni subito nevose già dal pomeriggio. La nevicata iniziò con temperature praticamente sotto lo zero con facile e immediato attecchimento della neve al suolo.
Quello che molti non si aspettavano era un risveglio di fiaba con accumuli massimi prossimi ai 30 cm su tutta l'area padana occidentale e della bassa pianura con interessamento anche di una ampia area verso il Garda. In città l'innesco di venti tesi da nordest generati dal richiamo sciroccale portarono le temperature nell'hinterland cittadino sopra lo zero con virata delle precipitazioni da nevose a piovose.
La linea di demarcazione fra neve e pioggia, bene marcata da questa fotografia elaborata di Stefano Masneri ci mostra le zone interessate dai venti e quelle che riuscirono ad avere la neve fino a quasi fine fenomeni.
L'estremo ovest provincia finì praticamente nel pomeriggio del 27 gennaio con neve mista pioggia e alcune zone riuscirono ad accumulare quasi 50cm complessivi di neve. In città nel pomeriggio del 27 non c'era quasi più traccia della neve con qualche area dei prati e dei tetti leggermente imbiancati.
Questa condizione ci mostra a volte come sia importante conoscere i microclimi per poter stimare le precipitazioni e che tipo di precipitazioni possono interessare un territorio.
A distanza di 19 anni, una perturbazione ci ha portato precipitazioni a più riprese sui rilievi, con pioggia a tratti fino ai 2000m mentre la pianura bresciana ha goduto di ampi squarci del sole in un contesto primaverile. Addirittura ieri Mantova fa segnare una massima di 18 gradi, a dimostrazione della non presenza del freddo nelle nostre zone italiane. Addirittura la bergamasca è interessata da una serie di temporali e qualche danno per il vento.
Direi che questo anno la merla ci consegna uno scampolo di tempo più vicino alle ipotesi più nefaste del clima che ci attenderà nel futuro.
Per chi vuole approfondire inoltriamo il report dell'epoca del nostro collaboratore Stefano Masneri
http://www.stemeteo.net/documenti/reportage/26-27Gennaio2006/26-27%20Gennaio%202006.htm
A cura di Simone Zanardini
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