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se guardo la ecowitt di controllo riscontro 16 giorni con precipitazioni dal 30 luglio a ora. ovviamente statistica che prende anche il periodo un po' meglio con le precipitazioni.simone ha scritto:Io farei anche una analisi dei giorni piovosi nel 2022.
appena ho tempo vedo cosa ottengo con la mia stazione.
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simone ha scritto:Io farei anche una analisi dei giorni piovosi nel 2022.
Non cosi impossibile.. bisogna avere tempo di assemblare i dati più vecchi. Quello sarebbe lo studio sulla frequenza della piovosità.. con alcuni diari meteo bresciani abbiamo in parte anche dati di fine seicento e inizio settecentoBoss ha scritto:simone ha scritto:Io farei anche una analisi dei giorni piovosi nel 2022.
In realtà sarebbe interessante un'analisi sui giorni di pioggia negli anni, ma non so se sia fattibile e temo sarebbe in caso un discreto lavoraccio
Quella che stiamo vivendo potrebbe essere un problema contingente oppure un campanello d'allarme per il futuro. Ora come ora non lo sappiamo. Sta di fatto che non è un anno storto che può decretare la fine delle piogge sul Nord Italia, anzi a ben vedere forse neanche 5 o 6 di fila.
Snowflake ha scritto:Ciao.
Apprezzo il tentativo ma su alcuni passaggi non condivido le conclusioni, in particolare questo passaggio:Quella che stiamo vivendo potrebbe essere un problema contingente oppure un campanello d'allarme per il futuro. Ora come ora non lo sappiamo. Sta di fatto che non è un anno storto che può decretare la fine delle piogge sul Nord Italia, anzi a ben vedere forse neanche 5 o 6 di fila.
appare quasi un tentativo di negazione del cambiamento climatico.
Chiunque ha letto almeno uno degli studi internazionali in tema di cambiamento climatico sa che è in atto una variazione della frequenza e dell’intensità delle precipitazioni.
In particolare sull’arco alpino studi hanno dimostrato attraverso il database Copernicus un abbassamento del tasso di precipitazioni nevose.
Focalizzandoci su aree diverse, agire localmente a livello di provincia non ha alcun senso statistico, per esempio è prevista una diminuzione delle precipitazioni estive, principalmente nelle regioni centrali e meridionali, che però si accompagna a un aumento della loro intensità (lo dice il rapporto del centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici).
Altresì non ha alcun senso estrapolare dati delle precipitazioni ante industrializzazione in quanto ci si aspetta in condizioni di normalità in assenza di fattori antropoci una distribuzione delle stesse di tipo standard nel lungo periodo.
Siamo d’accordo sul fatto che a Brescia il 2022 è un anno orribilis e che questo non sarà lo standard degli anni a venire, al tempo stesso non aspettiamoci per gli anni futuri precipitazioni e giornate di pioggia in linea con le medie passate. Sarebbe come negare il cambiamento climatico ma soprattutto ignorare decenni di studi e ricerche.
Ciao
StefanoBs ha scritto:Snowflake ha scritto:Ciao.
Apprezzo il tentativo ma su alcuni passaggi non condivido le conclusioni, in particolare questo passaggio:Quella che stiamo vivendo potrebbe essere un problema contingente oppure un campanello d'allarme per il futuro. Ora come ora non lo sappiamo. Sta di fatto che non è un anno storto che può decretare la fine delle piogge sul Nord Italia, anzi a ben vedere forse neanche 5 o 6 di fila.
appare quasi un tentativo di negazione del cambiamento climatico.
Chiunque ha letto almeno uno degli studi internazionali in tema di cambiamento climatico sa che è in atto una variazione della frequenza e dell’intensità delle precipitazioni.
In particolare sull’arco alpino studi hanno dimostrato attraverso il database Copernicus un abbassamento del tasso di precipitazioni nevose.
Focalizzandoci su aree diverse, agire localmente a livello di provincia non ha alcun senso statistico, per esempio è prevista una diminuzione delle precipitazioni estive, principalmente nelle regioni centrali e meridionali, che però si accompagna a un aumento della loro intensità (lo dice il rapporto del centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici).
Altresì non ha alcun senso estrapolare dati delle precipitazioni ante industrializzazione in quanto ci si aspetta in condizioni di normalità in assenza di fattori antropoci una distribuzione delle stesse di tipo standard nel lungo periodo.
Siamo d’accordo sul fatto che a Brescia il 2022 è un anno orribilis e che questo non sarà lo standard degli anni a venire, al tempo stesso non aspettiamoci per gli anni futuri precipitazioni e giornate di pioggia in linea con le medie passate. Sarebbe come negare il cambiamento climatico ma soprattutto ignorare decenni di studi e ricerche.
Ciao
Non avevo minimamente intenzione di fare un discorso generale rispetto a studi rilevanti statistici di macroaree, con i dati che ho ricavato dalla serie storica di Brescia. Il mio è uno studio locale e ve l'ho condiviso per conoscenza di tutti. Per me è un valore aggiunto a tutti noi rispetto a una discussione generale.
150 anni di dati sono davvero tanti e ciò che ho constatato è che non c'è una diminuzione delle piogge tendenziale a livello di accumulo. Cosa invece che si evince nettamente per la curva della nevosità. Oppure come è lampante l'aumento termico. Quindi in che senso negherei qualcosa? Faccio notare che il 2022 sarà probabilmente l'anno più secco dell'intera serie storica di Brescia, quindi l'analisi non è negazionista di nulla, parlano semplicemente i nostri dati storici. Sicuramente se avrò tempo si può fare studio su frequenza e concentrazione delle piogge. Immagino ci sia una estremizzazione del clima, ma non posso imporrre la mia idea ai dati che vengono estrapolati.
La cosa più importante per uno studioso è far parlare i dati e non trovare il modo di far dire ai dati quello che si pensa in modo preconcetto.
marco71 ha scritto:C'è qualche riferimento storico di ciò che provocò quel periodo secco ai ghiacciai, falde, livelli idrici e ambientali (vegetazione arborea)? Nel senso se ci furono seri problemi idrici o se fu una cosa indolore.. .
marco71 ha scritto:C'è qualche riferimento storico di ciò che provocò quel periodo secco ai ghiacciai, falde, livelli idrici e ambientali (vegetazione arborea)? Nel senso se ci furono seri problemi idrici o se fu una cosa indolore.. .
simone ha scritto:a incidere sembrano i periodi siccitosi più che il resto.
considerando il caldo e in quadro termico in quota, la conclusione è ovvia. fortunatamente Brescia non soffre di eventi piovosi estremi...o quantomeno questo dato incide poco
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Boss ha scritto:https://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/caldo-record-e-trend-delle-piogge--il-caso-del-2022-nel-nord-italia-655244
Articolo interessante sulle precipitazioni che più o meno segue la linea delle considerazioni di Stefano, ma centrato sui dati milanesi
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